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CORTINA – “Galeotti” i diamanti venduti in nero al senatore. È stato l’episodio che ha fatto finire nei guai Luca Alfonsi e che gli è “costato” 10 mesi patteggiati ieri in Tribunale a Belluno. Il gioielliere dei Vip della “Luca 1959 sas” con sede legale a Cortina, già consigliere e assessore comunale al Commercio e ex presidente Ascom, era finito nel mirino della Finanza nell’ottobre del 2013. Fu allora che scattò il sequestro di parte dei beni del gioielliere effettuato dal Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza di Belluno.

Al termine delle indagini coordinate dal procuratore Francesco Saverio Pavone, gli era stata contestato un’evasione da 16milioni di euro.
La memoria effettuata dal consulente tributarista Cesare Dal Maso ha dimostrato che non era evasione totale: alle cifre contestate andavano detratti i costi della merce acquistata dal gioielliere prima della vendita “in nero”. In questo modo si ottenevano cifre molto ridimensionate che erano sotto la soglia penale. Così ieri mattina il gup Vincenzo Sgubbi in Tribunale a Belluno ha accolto la richiesta di patteggiamento a 10 mesi per il solo anno d’imposta 2010. Era quello dei 4 diamanti venduti “in nero” a un senatore.