La Cassazione ha rigettato il ricorso dei difensori di Ennio Rigato, 47 anni, di Padova, già condannato a trent’anni in primo grado a Vicenza e in appello a Venezia, per l’omicidio del poliziotto Loris Giazzon e il ferimento dell’agente Maurizio Cesarotto, avvenuti il 20 aprile 1993 nel corso di una rapina alla Banca Popolare di Vicenza a Olmo di Creazzo.
Nel 1996 uno dei componenti della banda, Pasqualino Crosta, decise di collaborare con la polizia, confessando di aver partecipato a quella rapina coi fratelli Ennio e Massimo Rigato e di Stefano Ghiro, tutti catturati e condannati. Mentre i complici uscivano dalla banca proteggendosi con gli ostaggi, Ennio Rigato, che faceva da palo, sparò raffiche di kalashnikov contro la pattuglia della polizia. Loris Giazzon mori all’istante, mentre il suo collega Cesarotto, da quel giorno vive su una sedia a rotelle.

 

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